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lunedì 21 ottobre 2013

Il Comitato risponde

Per comprendere la lettera qui sotto riportata vi invitiamo aleggere il post di QUARRATAnews che trovate al seguente link:
      http://quarratanews.blogspot.it/2013/10/parcheggi-pistoia-san-bartolomeo-e-area.html



RIMANIAMO AL MERITO DI SAN BARTOLOMEO: BASTA PROPAGANDA E INTORBIDIMENTO DELLE ACQUE SU UN PARCHEGGIO PALESEMENTE IMPRATICABILE E ORMAI SUPERATO


Francamente, ci rimane un pò difficile rispondere a “cittadini”(?) che si nascondono dietro l'ANONIMATO e
fomentano un tifo casereccio più adatto ad uno stadio che ad un argomentato dibattito di merito. Noi, che come Comitato abbiamo sempre agito, e sempre agiremo, alla luce del sole, ci mettiamo nome e faccia, sopratutto quando abbiamo raccolto le firme di più di 3.000 tra residenti del quartiere e cittadini pistoiesi contro il parcheggio.
I nostri volantini li distribuiamo con le nostre facce al mercato; ai presidi ci sono i nostri corpi a volto scoperto e orgogliosi di combattere questa battaglia per la salvaguardia dei beni ambientali, sociali e artistici di Pistoia come l'area di San Bartolomeo in Pantano.
Perché chi tifa per il parcheggio di San Bartolomeo si deve vergognare di mettere il proprio nome? Di mettere la faccia? Perchè nascondersi dietro l'anonimato? Sono forse “cittadini”(?) poco (o niente) interessati alla qualità della vita dei residenti, ma piuttosto al lucro? Per niente interessati alla salvaguardia di Pistoia, ma piuttosto alla speculazione?
Ma lasciamo perdere le domande, visto che è facile capire chi si nasconde dietro quel “gruppo di cittadini” che tenta di esercitare ridicolepressioni sull'amministrazione comunale seminando malcelati veleni e rispondiamo invece alle loro acclarate falsità.

A) Nella N.T.A. (Nota Tecnica di Attuazione) del P.R.G. (Novembre 2007) così possiamo leggere a pagina 27:
4)....1.- Interventi in sotterraneo – La realizzazione di parcheggi sotterranei e di opere e locali interrati interferenti con la falda dovrà essere preceduta da un monitoraggio della falda acquifera e delle sue variazioni stagionali per poter prevedere, e quindi prevenire, eventuali interazioni negative tra le strutture in progettoe quelle esistenti.

Forse a questi “cittadini”(?) ANONIMI risulta che sia stato effettuato un monitoraggio sulla falda prima della concessione della fattibilità? A noi, che abbiamo fatto della conoscenza la prima nostra base dell'agire, NO!
Sicuramente lo sanno anche lorsignori, ai quali però questo “piccolo fatto” non interessa un bel niente.
Questo, cari “cittadini”(?) ANONIMI, significa che la concessione della fattibilità da parte degli Uffici competenti comunali è avvenuto in contravvenzione agli stessi regolamenti comunali.

Come dire ILLEGITTIMAMENTE!

E se non si è Legittimati non si può affermare di essere nella Legalità.
Noi, che non ci vergogniamo di mettere il nostro nome, siamo per la Legalità e la Legittimità, che sempre abbiamo rispettato; intendiamo sperare che lo vogliano essere anche questi “cittadini”(?) ANONIMI.
Sicuramente non lo sono stati gli Uffici comunali competenti, nel loro doppio gioco e ormai tra loro in guerra per bande, che questi ANONIMI frequentano.
Come siamo sicuri, visto che le bugie hanno le gambe corte, che un giorno sapremo anche le motivazioni (scambio di piaceri, regalie o cos'altro!) di tale ILLEGITTIMITA'.

B) Il parere favorevole della Conferenza dei servizi è stato dato contro il parere sfavorevole dei residenti, delle associazioni culturali e ambientali, della società civile. Naturalmente i “cittadini”(?) ANONIMI diranno: e chi se ne frega?
Ma sopratutto la conferenza dei servizi si è poggiata su documentazione FALSA, come l'analisi della falda non ancora effettuata ma presentata nel 2011, portando un documento raccattato su internet e cambiando la sola copertina. Ma sopratutto dando per buona la documentazione di una sola parte in causa: cioè la SPA che voleva effettuare la speculazione. Altri Tecnici né altri pareri, men che meno né i residenti nè i cittadini a volto scoperto mai si sono voluti ascoltare.

  1. I “cittadini”(?) ANONIMI affermano che il Genio Civile ha dato parere favorevole. FALSO !
    Vediamo allora cosa scrive il Genio Civile:
    Si comunica che a seguito dell'istruttoria eseguita sulla documentazione depositata,
    tenuto conto di quanto sopra prescritto, le indagini geologiche sono state eseguite in
    conformità alle direttive tecniche del Regolamento 53/R, pertanto si propone di
    procedere all'archiviazione del deposito in oggetto con esito positivo ai sensi
    dell'art. 9 c. 1 del Regolamento 53/R.”
E cosa dice l'art. 9 c. 1 del Regolamento 53/R? Leggiamolo insieme:
Art. 9 - Esito del controllo
  1. Qualora dal controllo risulti che le indagini geologiche siano state effettuate in conformità
    a quanto prescritto dalle direttive tecniche contenute nell’allegato A del presente regolamento, la struttura regionale competente dà comunicazione dell’esito positivo del controllo al comune interessato nei termini di cui all’articolo 6, comma 3, e provvede all’archiviazione delle indagini geologiche depositate.

Dunque, quanto scritto dal Genio Civile significa solamente che le indagini geologiche sono state effettuate nel rispetto del Regolamento 53/R. Né più né meno.

Quello che invece i “cittadini”(?) ANONIMI si dimenticano di dire è racchiuso nell'ultimo capoverso della relazione del Genio Civile. Ed allora lo riportiamo noi:
    Preme sottolineare che con Decreto del Segr. Gen. n. 26 del 11/04713 sono state
    approvate le modifiche alla perimetrazione delle aree a pericolosità idraulica della
    cartografiadel PAI sulla base di uno specifico e dettagliato studio effettuato
    dall'Autorità di Bacino del Fiume Arno, risultando l'area in oggetto in zona allagabile
    per eventi con tempo di ritorno di 200 anni (P1.2). Ricordato che tale pericolosità non
    era nota prima di tale studio, si ribadisce il principiodi precauzionegià contenuto nelle
    norme del Regolamento urbanistico (giustificato dai fatti durante i recenti eventi alluvionali), secondo il quale i locali interrati non sono ammessi in aree allagabili
    per tempi di ritorno minori od uguali a 200 anni”

E questo significa che il parcheggio in San Bartolomeo non lo si può edificare, ossia “NON E' AMMESSO” in quanto zona alluvionabile.

D) I “cittadini”(?) ANONIMI parlano di un ex fosso, quando sanno benissimo che trattasi di GORA. Che è cosa ben diversa da un semplice fosso, e ciò chiude definitivamente la questione, a meno che non si debba essere costretti a presentare un esposto alla procura per far emergere la verità, cosa che abbiamo messo in conto. Possiamo comunque invitarli a documentarsi, se non sulle Gore di Pistoia nei secoli (su cui vi è abbondante letteratura) almeno sul dizionario etimologico toscano. Precisiamo qui che le Gore, tutte, sono per definizione di proprietà del Demanio. Un po' di conoscenza forse non guasta neppure a lorsignori.
E la documentazione fotografica e di archivio pubblicata tempo addietro sempre su questo Blog -QUARRATAnews- ne è la testimonianza.
Se poi questi “cittadini”(?) ANONIMI dispongono di una documentazione che comprova il contrario, sarebbe opportuno che la facessero vedere. Oppure anche questa loro documentazione è ANONIMA e non rintracciabile ?

Potremmo continuare a confutare le millantate pretese su San Bartolomeoma concludiamo affermando che l'operazione che hanno inteso sviluppare questi “cittadini(?) ANONIMI è quantomeno inopportuna.
Questi signori nel loro intervento mettono a confronto due siti dove si potrebbe costruire un parcheggio, per dimostrare che in quel di San Bartolomeo si è già più avanti che nel sito dell'area ex Pupilli e per distoglere l'attenzione della non fattibilità del primo.
In ogni caso gli ricordiamo che la zona è interessata da un terzo sito: il parcheggio dell'ex Ospedale del Ceppo. Che, come ci dice il termine, già esiste, operativo da vari anni e si preta ad ospitare centinaia di macchine per tutto il comparto del centro e limitrofi.
Ma sappiamo che a questi “cittadini”(?) ANONIMI non interessa tanto avere un parcheggio a disposizione in zona, che appunto già esiste, quanto piuttosto intercettare i flussi finanziari relativi all'operazione “parcheggio di San Bartolomeo” nonostante siano perfettamente consapevoli degli insormontabili vincoli tecnici e dell'incompatibilità con gli elementi urbanistici, nonché dei gravi rischi idrogeologici.
Se avessero sottoscritto con i loro nomi avreste ben compreso le motivazioni che ci spingono ad affermare che la velina proviene da dei privati, questo si, ma interessati alla loro personale SPECULAZIONE sulla pelle e sulla qualità della vita del nostro quartiere.

Pistoia 20 Ottobre 2013 

Comitato NO PARCEGGIO SOTTERRANEO San Bartolomeo in Pantano - PT
















mercoledì 12 giugno 2013



I titolari del Blog Quarratanews mi perdoneranno se faccio un copia-incolla di una lettera a loro inviata da un  residente del quartiere di san Marco


mercoledì 12 giugno 2013


LE RANE DI SAN BARTOLOMEO



Alcune riflessioni documentate sulla falda poco più che superficiale dell’area

PISTOIA. Un lettore ci scrive:

Gentile blogger,
le chiederei vivamente di poter condividere sul suo blog, che in tanti leggiamo con attenzione, questo eloquente e sonoro video sulle acque copiose che scorrono nel sottosuolo dell’area di San Bartolomeo, non a caso detto in Pantano. Sempre non per caso è documentato, a partire dal 500 e nell’area in questione, il toponimo di “canto delle rane”, un nome simpatico che fa volare il pensiero alle giovani rane formatesi in tarda primavera o a inizio estate nell’acquitrino sul retro della chiesa e a fianco del complesso monumentale. Come oggi noi del quartiere ci fermiamo a formare capannelli e lunghe chiacchierate,così è facile immaginare il raduno di questi piccoli anfibi ai crocicchi delle strade di allora…

Il mio caro amico e dirimpettaio Fabrizio Cellesi si è divertito a rimaneggiare la piantina della città antica da cui ben si può evincere come nell’orto di San Bartolomeo si riunivano le gore citadine che rifornivano d’acqua i diversi utilizzatori urbani. Di lì si andavano a gettare nella Brana e ancora oggi, nel sottosuolo, ad appena due metri, le acque scroscianti corrono a gettarsi, come si sente e si vede nel video, nel torrente poco più a valle.
La falda freatica è sempre carica e in movimento infatti, in san Marco: chi ha il giardino riesce a irrigarlo con una semplice pompa sommersa tutto l’anno e nei mesi piovosi le cantine di molti sfortunati si allagano costringendo i proprietari a ricorrere ai più disparati artifici per far defluire le infiltrazioni.
Le manderò la foto della mia cantina, appena l’avrò risistemata dai piccoli danni delle piogge cadute negli ultimi mesi con un’ irruenza fuori dal comune.
Pensare ad un parcheggio o ad una qualsiasi altra opera sotterranea, che farebbe da tappo al deflusso sotterraneo, come ricordato dai geologi toscani, sarebbe deleterio per le costruzioni a monte dell’opera stessa. Un’assurdità ipotizzare simili fantasticherie e cosa ancor più grave non aver monitorato preliminarmente la falda!
Colgo anche l’occasione per segnalare, con una fotografia scattata sul retro della chiesa di San Bartolomeo, la presenza di una piccola discarica di inerti ormai lì giacenti da più di un anno. Una discarica evidentemente abusiva, non essendo censita dall’Arpat e nemmeno menzionata nei piani provinciali dei rifiuti. Magari Il Wwf e Legambiente potrebbero attivarsi a svolgere le verifiche del caso.
Non vorrei che magari fosse stata proprio la presenza di quei calcinacci e altre sostanze improprie a danneggiare la salute dell’olmo secolare che è stato definito malato e da abbattere in una relazione agronomica a sostegno del parcheggio sotterraneo per il quale i pochi sostenitori rimasti tornano ogni tanto alla carica, nonostante nessuno non voglia più nemmeno sentir parlare di quell’impronunciabile progetto, visto il lascito di malumori e contrapposizioni che ha seminato nel quartiere e nei parrocchiani…
La ringrazio dell’ospitalità,
Tommaso Amati

martedì 5 marzo 2013

La parola al geologo


Sempre a proposito del crollo a Napoli di un'ala di un edificio dell'800.

Non riuscendo a riportare la sola pagina 15 che riporta l'articolo del Geologo Riccardo Caniparoli sui rischi idrogeologici provocati dal'intercettazione della falda acquifera da parte dei lavori per la realizzazione della linea 6 della Metropolitana napoletana, poniamo il  link della rivista e vi invitiamo a leggere l'articolo che troverete a pagina 15.

http://www.chiaiamagazine.it/pdf/aprile2012.pdf

Napoli - crolla un palazzo


Lunedì 4 marzo, crolla un palazzo a Napoli e già da subito 

esce fuori una realtà che è quella del degrado ambientale, 

dei rischi idrogeologici ignorati.

riportiamo questo articolo, ma invitiamo tutti i nostri lettori ad informarsi 
ancora meglio. Che di materiale non ne manca.



DOPO IL CROLLO DI UN'ALA DI PALAZZO GUEVARA

Il geologo Caniparoli: «I lavori del metrò
e il rischio idrogeologico alla Riviera»

In un articolo di «Chiaia magazine» nell'aprile 2012

NAPOLI - «Durante lo scavo della galleria della Linea 6, sono state intercettate, lungo il percorso, 3 tipi di acque sotterranee, che prima erano in equilibrio tra loro: le acque dolci della falda superficiale che dalle colline di Posillipo e del Vomero si versavano in mare...poi le acque salate della falda di intrusione marina con una direzione di flusso opposta alla precedente». È quanto scrive il geologo Riccardo Caniparoli sul numero di Chiaia magazine dell'aprile 2012. «La galleria della linea 6 e le opere al contorno, sia in fase di realizzazione e sia ad opera ultimata, hanno creato di fatto una diga sotterranea che impedirà il deflusso sotterraneo delle acque della falda superficiale, producendo un enorme lago sotterraneo a monte del tracciato, e quindi, di conseguenza, tutti i fabbricati della Torretta e della Riviera di Chiaia come pure le strade limitrofe oggi si allagano anche in mancanza di precipitazioni abbondanti».
«In sintesi - conclude Caniparoli - per il dissesto idrogeologico in atto il fenomeno è più complesso da affrontare, alla luce del rischio cui sono esposti il patrimonio edilizio e i residenti di una vasta zona limitrofa al tracciato in questione. È emblematico e molto strano che un documento di primaria importanza e propedeutico per l’elaborazione progettuale, come lo Studio di Impatto Ambientale, sia sparito dagli uffici della Regione il 10 marzo 2009: dopo tale inspiegabile sparizione la Commissione Via ha emesso, dopo un anno, il Decreto n. 343 del 18.03.2010 il quale approvava i lavori anche se questi erano iniziati già da anni: questo per dire che non si capisce come un’opera di tali dimensioni (che produce un notevole impatto ambientale in una zona altamente urbanizzata) non sia stata sottoposta preventivamente ad una seria e corretta procedura di Via come prescrive la normativa europea e nazionale».

domenica 3 marzo 2013

Per cercare di porre il termine fine alla Novella dello Stento


                                                                                              alla redazione di TVL

al suo Direttore Bardelli Luigi Egidio
al coordinatore Rossano Francesco.


Prendiamo atto che voi non intendete riconoscere il Comitato “NO PARCHEGGIO SOTTERRENO” quale forma organizzata di cittadini che autonomamente si sono riuniti per impedire la devastazione dell’ultimo frammento di terreno “vergine” rimasto all’interno del Centro Storico di Pistoia, nonché ultimo dei grandi orti che per secoli hanno caratterizzato, con la presenza delle diverse Gore, la città di Pistoia.
Non vi comprendiamo, ma ce ne faccio una ragione e vi veniamo incontro sorvolando sul vostro offensivo “cosiddetto”.
Rimproverate al Comitato di presentarsi …”con una nota peraltro non firmata da una persona identificabile”, sapendo che il Comitato è un collettivo di più persone che tutte si riconoscono in esso e non abbiamo necessità di apporre firme di singole persone, per definizione stessa di “collettivo” ( un buon vocabolario vi può aiutare a comprendere il significato del termine).
Ma vi vogliamo venire incontro ancora una volta.
Abbiamo delegato un nostro referente che si presenta come portavoce. E,  sperando in tal modo facilitarvi il lavoro e soddisfare la vostra dichiarata aspirazione, solo con lui dovrete interfacciarvi, nel rispetto della rappresentanza del comitato. Con l’obiettivo comune e condiviso di poter giungere ad una nostra presenza sulla vostra rete televisiva.
Lasciamo pertanto la parola a Antonio Ginetti che sarà da oggi unico vostro referente per il Comitato.

                                                                                                              Il Comitato “NO PARCHEGGIO SOTTERRANEO”



Dopo aver attentamente letto tutte le varie lettere pubblicate sul giornale on line Reportpistoia, delegato dal Comitato a intrattenere un positivo rapporto con la vostra redazione onde giungere ad un servizio televisivo che veda la presenza del Comitato stesso, intendo presentarvi due distinte proposte.

Una prima proposta sarebbe quella di un servizio con la sola presenza del nostro Comitato ed altri soggetti cittadini che, come noi, si oppongono al progetto di parcheggio interrato in quel di San Bartolomeo.
Questo sarebbe, mia personale opinione, per correttezza da parte vostra. Dopo aver fatto ascoltare ai vostri telespettatori la sola voce del “SI’”, mi parrebbe opportuno da parte vostra far ascoltare anche le voci del “NO”.
Ma dubito, anche da ciò che ho letto che vorrete seguire questa strada. Nessuna difficoltà da parte mia e del Comitato. Sappiamo di avere molte ragioni e argomentazioni a suffragio delle nostre posizioni, pertanto non abbiamo alcuna difficoltà ad avere un confronto, purché sia paritetico, con la controparte.

Pertanto vi faccio la seconda proposta che spero vogliate accogliere: un confronto, ripeto “paritetico”, tra le parti in causa.
In sintesi questa è la mia proposta: un confronto fra tre soggetti del “SI’” e altrettanti del “NO”. Noi non mettiamo preclusioni di sorta verso nessuno della controparte e così deve essere nei nostri confronti.
Il confronto si svolgerà con domande e risposte. A voi spetterà decidere in anticipo quante domande a ciascuno spetta e il tempo delle risposte concesso. A voi spetterà decidere chi avrà il diritto alla prima domanda. Di seguito le domande si alterneranno. Nessuna conclusione vi dovrà essere al termine.
Lasciamo agli ascoltatori facoltà di farsi una propria opinione a partire dalle sole risposte ascoltate.

Penso che solo così potremo avere un confronto leale, positivo e sgombro da ogni faziosità.

Nel caso vogliate accettare una di queste proposte, ripeto che sono stato delegato dal Comitato a rappresentarlo davanti a voi, pertanto solo con il sottoscritto da oggi siete tenuti a relazionarvi.
Antonio Ginetti Piazza San Bartolomeo, 6 – Pistoia       tel. 0573  20215  /  339 1635431

La Novella dello stento continua con questa lettera di Lorenzo a TVL



domenica 3 marzo 2013

PARCHEGGIO DI SAN BARTOLOMEO. LORENZO CRISTOFANI RIBATTE E PUNTUALIZZA A FRANCESCO ROSSANO COORDINATORE DI TVL


«Sui nomi da me suggeriti per la prima trasmissione incombeva il veto di Bardelli» – «A una seconda trasmissione  non potevo partecipare, rischiando di conferire credibilità e parvenza di imparzialità, con la mia presenza, ad un programma pubblicitario e fortemente fazioso per come confezionato»

PISTOIA. Dopo l’intervento di Luigi Egidio Bardelli, direttore e proprietario di Tvl-Tv Pistoia Libera su Reportpistoia di Alberto Vivarelli, e dopo la risposta del Comitato No parcheggio di San Bartolomeo, è comparso, di recente, un intervento di Francesco Rossano, coordinatore di Tvl, che chiama in causa Lorenzo Cristofani (vedi l’immagine e Reportpistoia).
Cristofani, sul punto, ribatte e smentisce il giornalista di Tvl, aggiungendo alcuni particolari che Rossano ha evidentemente taciuto. Fra l’altro, a questo proposito, sia Rossano che Bardelli potrebbero e dovrebbero rileggersi anche questo post Tvl: «Parliamo del parcheggio sub (ma senza invitare ‘Quarratanews’ e Comune)», pubblicato da noi il 28 gennaio 2013, in data, quindi, assolutamente non sospetta, e che avvalora la tesi del veto di Luigi Egidio sulle persone di cui si parla nell'intervento di Cristofani [*].
Ecco il testo:

Gentile redazione,
leggendo il mio nome citato pubblicamente in maniera impropria mi sento chiamato ad intervenire su di una vicenda e una serie di comunicati che hanno ormai travalicato il limite del buon senso, se non proprio del ridicolo.

Mi riferisco a quella sorta di segreto di Pulcinella per cui tutti, a Pistoia, sono perfettamente consapevoli, progettisti in primis, che l’ipotesi del parcheggio in San Bartolomeo è stata da tempo superata e abbandonata: parlarne, quindi, risulta davvero anacronistico.
Lo scenario attuale va infatti a configurare l’area dell’ospedale di viale Matteotti, a seguito del trasferimento del nosocomio al campo di volo, come grande collettore di auto per il centro storico; inoltre è noto che, sempre come parcheggio a servizio del centro, sarà operativo in tempi relativamente brevi il parcheggio nell’area Pupilli, proprio a fianco di San Bartolomeo: una pregevole operazione urbanistica e utilissima per una moderna mobilità urbana a servizio della città, annunciata addirittura nella sede di Confcommercio Pistoia dal Sindaco in persona!
Comprendo però il tentativo dei diretti interessati all’ormai ex progetto, il tentativo cioè di resuscitare l’argomento, magari in concomitanza con l’imminente entrata in vigore della Ztl 0-24, solamente per innescare le ultime sterili polemiche tra cittadini o per la pura autoillusione di cambiare le carte in tavola.
In questo senso rimango dell’idea che una trasmissione di approfondimento dovrebbe essere attinente alla realtà, cercando, in altre parole e nella fattispecie, di sviscerare il tema attuale, quello dell’uso rispettoso dell’orto monastico di San Bartolomeo, con la condivisione e l’intesa della proprietà.
È evidente che la vera sfida per i pistoiesi è quella di unire le diverse realtà civiche per destinare l’orto-giardino a spazio verde qualificato, in linea con il valore culturale e identitario del luogo, coerentemente con le potenzialità di una città del verde e nel rispettando gli attuali standard urbanistici sul verde pro-capite fruibile nelle aree urbane. Ovviamente in sinergia e con i preliminari e dovuti accordi con i proprietari dell’area.
Ribadisco inoltre che, contattato gentilmente in occasione della illogica – per quanto detto – trasmissione, da Francesco Rossano, che non ho il piacere di conoscere, avevo suggerito, non essendo fisicamente a Pistoia in quei giorni, due voci del “no”, qualora l’intenzione fosse stata la presenza di un rappresentante del comitato: il referente del comitato stesso e il direttore di Quarratanews, voci sulle quali, tuttavia, incombeva il veto di Tvl – relata refero.
Successivamente, in una seconda telefonata, sempre con lo stesso Rossano, appurato che Tvl aveva ascoltato solo una campana e non intendeva ascoltare l’altra campana e solo quella in una seconda trasmissione, ho realizzato che non potevo partecipare, rischiando così di conferire credibilità e parvenza di imparzialità, con la mia presenza, ad un programma pubblicitario e fortemente fazioso per come confezionato.
Pertanto avevo nuovamente invitato Rossano a prendere contatti col rappresentante, formale e operativo, del comitato.
In definitiva, stando così le cose, sono destituite di ogni fondamento, e per l’appunto non suffragate da riscontri oggettivi, quindi false e tendenziose, le varie affermazioni riportate dal coordinatore della redazione giornalistica di Tvl: il comitato No Parcheggio non è mai stato invitato ad alcuna trasmissione, ma nel caso Tvl cambiasse idea, non avrà certo difficoltà a contattare gli eventuali interessati.
Per quanto mi riguarda continuerò a impiegare le mie energie lontano da polemiche di basso profilo e puramente strumentali, in attività serie con i tanti cittadini pistoiesi che firmano, che prendono posizione, che immaginano una diversa fruizione dei tanti spazi urbani ancora da valorizzare, che, al di là delle etichette o casacche, ritengono gli orti monastici, in particolare quello di San Bartolomeo, e i giardini storicizzati patrimoni comuni indissolubilmente legati ad una qualità della vita e delle relazioni tutta da recuperare.
Lorenzo Cristofani

[*] – La televisione locale di Luigi Egidio Bardelli avrebbe invitato tutti (Vernetti/Quick Parking compreso, ci dicono), fatte però due debite e pregiudiziali (nella vera e sostanziale libertà d’informazione…) eccezioni:
·                     no al Comune (Bertinelli, forse, non garba più a Luigi Egidio?)
·                     no a Quarratanews, che pure è stato un blog se non antesignano, fra gli antesignani del no al parcheggio infernale.

Riportiamo ancora da Reportpistoia un'altra puntata

de "La novella dello stento"



San Bartolomeo, il comitato invitato due volte ma non vuole il contraddittorio

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Gentile Direttore, con la presente intendo rispondere alla nota diffusa dal Comitato “No parcheggio sotterraneo” apparsa sulla sua testata.
Il Comitato afferma di non esser mai stato invitato a nessun confronto. Il riferimento è a una recente puntata di “Cando al Balì” che ho contribuito a realizzare, dedicata al parcheggio nell'area di San Bartolomeo nella quale erano presenti un progettista dell'opera e il direttore di Confcommercio.
Nei giorni precedenti il programma ho cercato ripetutamente di portare in trasmissione un rappresentante del Comitato, senza riuscirvi. La mia interfaccia con il Comitato è stato Lorenzo Cristofani, non un attivista qualunque, ma un suo membro autorevole e riconosciuto, che in più occasioni ha anche firmato a nome dello stesso note inviate alla stampa. Dopo numerose telefonate, il signor Cristofani, mi ha riferito di aver sentito gli altri responsabili del Comitato e di non poter accettare l'invito di Tvl.
Preso atto della decisione e dopo aver spiegato che era nostra intenzione realizzare comunque il programma, ho chiesto al signor Cristofani di scrivere una mail nella quale motivare le ragioni del rifiuto, la mail però non è mai arrivata. Si sarebbe trattato indubbiamente di un momento interessante e importante per la cittadinanza pistoiese, mai sino ad ora infatti personalità favorevoli e contrarie si sono trovate attorno a uno stesso tavolo per discutere del progetto.
Dopo questo primo tentativo abbiamo cercato nuovamente il Comitato. Per l'occasione abbiamo invitato anche un rappresentante di una realtà critica nei confronti del parcheggio, ovvero Antonio Sessa, conosciuto e autorevole rappresentante di Legambiente che si era detto disposto ad esser presente in televisione. Lo stesso signor Cristofani, dopo aver espresso una prima disponibilità a venire in trasmissione a nome del Comitato, alla notizia che era nostra intenzione invitare anche un progettista che da tecnico potesse informare ancora sulle caratteristiche del progetto, ha rifiutato nuovamente l'invito.
In pratica la richiesta era che il Comitato fosse l'unico presente in studio, per poter dire la sua, senza non solo un contraddittorio ma anche senza la presenza di un tecnico. A seguito di ciò la seconda trasmissione sul tema è stata annullata. La questione, gentile direttore, è dunque più complessa del semplice quadro dipinto dal Comitato con una nota peraltro non firmata da una persona identificabile e alla quale poter attribuire le affermazioni fatte.
Da quello che sembra quindi, i pistoiesi dovranno rassegnarsi a non vedere mai in televisione un vero confronto tra le parti attorno a questo progetto.
Francesco Rossano
coordinatore redazione
giornalistica di Tvl

venerdì 1 marzo 2013

lettera

Lettera inviata a Reportpistoia on line in risposta alla lettera di Bardelli di TVL, che potrete leggere di seguito



Dopo la lettura di un articolo del signor Bardelli sul vostro giornale, riteniamo di dover esporre alcune precisazioni, che siamo sicuri vorrete pubblicare.

Intanto il nostro Comitato non è un “cosiddetto”, come offensivamente si esprime il signor Bardelli. Forse egli è dispiaciuto che il nostro Comitato sia riuscito a fermare un’opera devastante a lui tanto cara. Ma nonostante ciò, sarebbe opportuno che il signor Bardelli si rivolgesse in modo corretto ad un Comitato di cittadini. Ed anche se egli non condivide il nostro intervento, comunque esigiamo rispetto.

Il signor Bardelli dice il falso sapendo di dire il falso.
Il nostro Comitato non è mai stato invitato a nessun confronto. Come può affermare il signor Bardelli che abbiamo declinato l’invito? Se egli ha chiesto a qualche persona contraria al parcheggio di partecipare, a titolo individuale, alle trasmissioni a tesi preconfezionate e questa persona  non ha partecipato, magari per motivi personali e legittimi, non significa certo rifiuto del Comitato.
Invitiamo il signor Bardelli a comprendere le differenze tra individuo e Comitato, sperando che vi riesca.
Parlare di una “trasmissione a prevalenza informativa”, quando si invitano solo voci a favore, solo chi condivide l’opera, sapendo quanto si era spesa la Confcommercio per propagandare l’utilità dell’opera, ci pare cosa capziosa.
“Uno dei progettisti” non può dare una informazione che non sia di parte, la sua. I progettisti non stanno al di spora delle parti, ma sono parte in causa, molto parte in causa; se non altro per i lauti compensi di cui sono fatti oggetto. I progettisti vengono pagati dalla proprietà e seguono le loro indicazioni. Affermare che essi sono imparziali ci pare molto demagogico e partigiano.

Ricordiamo che la proprietà non ha mai risposto alla nostra richiesta di confronto, e di questo possiamo ben portare documentazione scritta.

Se la prima trasmissione è stata effettuata ascoltando solo una campana, il signor Bardelli ci dovrebbe spiegare perché nella seconda non dovrebbe essere ascoltata unicamente l'altra campana e solo quella.
Se il signor Bardelli è tanto interessato a conoscere i pro e i contro, per i primi dovrebbe essere contento della sua trasmissione di propaganda e pubblicitaria, per i secondi lo possiamo invitare a leggere le tante informazioni da noi scritte. E che stanno alla base della riuscita della nostra battaglia. I tecnici e i proprietari suoi amici hanno ricevuto da noi un Dossier che abbiamo stampato a suo tempo e un volume edito da Settegiorni Editore. Qualora intendesse riceverli siamo lieti di ristamparne una copia e inviare il libro.
Pistoia  1 marzo 2012                        Comitato "NO PARCHEGGIO SOTTERRANEO"





Fabrizio, lascia che la Fondazione sostenga le opere frutto della Fede

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di Luigi Bardelli*
Leggo sul bel quotidiano on line Reportpistoia, un intervento di Fabrizio Geri. Vorrei fare una precisazione e qualche breve considerazione.
La trasmissione Canto al Balì alla quale Fabrizio Geri si riferisce non era fatta per “reclamizzare il parcheggio di San Bartolomeo”. Era fatta per informare visto che si erano susseguiti incontri e discussioni.
Come sempre avevamo cercato di combinare l'informazione ed il confronto. Ma il cosiddetto comitato anti parcheggio si era rifiutato di essere presente. Allora abbiamo optato per una trasmissione a prevalenza informativa con la presenza della Confcommercio che ci risultava essere favorevole ai parcheggi in genere ed a quello di San Bartolomeo in particolare, come poi è emerso.
Per l'informazione chi meglio di uno dei progettisti la poteva fornire. E mi pare che l'arch. Matteini si sia limitato a fornire le spiegazioni richieste con molta oggettività. Se poi devo fare il processo alle intenzione mi pare ovvio che il progettista fosse convinto del progetto stesso.
Ci eravamo ripromessi di fare un'altra trasmissione speculare alla prima, sempre con un progettista e rappresentanti del comitato anti. Dopo aver tergiversato hanno declinato l'invito. Ovviamente, se la questione si ripresenterà, a maggior ragione sapremo come fare. Se interessa la mia opinione confesso di non averne una in particolare ed i pro ed i contro mi sarebbero interessati non poco.
Per quanto riguarda Valdibrana, dico all'amico Fabrizio con il quale abbiamo dissertato di molte cose ambientali, dai cervi ai cinghiali che comunque continuano a fare danni, certo che se ne può discutere. Anticipo subito una discordanza da quanto afferma Geri: il ruolo della Fondazione ed il sostegno alle opere religiose, e il mancato sostegno al “ponticino” sulla Brana.
Fabrizio, con tutto il rispetto per il ponticino, ma di più, alla via di Valdibrana che io ricordo ed era un incanto da passeggiate per innamorati, lascia che la Fondazione sostenga le opere frutto della Fede. Per il popolo numeroso devoto della Madonna di Valdibrana ed alla Madonna in genere che, non so se ci hai mai pensato, nei secoli, ha prodotto opere che sono godibili dall'umanità intera. Opere sulle quali la Fondazione è intervenuta spesso per tanti restauri.
*direttore di Tvl Tv Libera





lunedì 11 febbraio 2013

Comunicato Stampa


Comunicato Stampa

Strano modo di concepire l’Informazione da parte di una televisione che si autodefinisce “libera”.
Ci chiediamo: Libera da chi e da cosa?
Ma tralasciamo i nostri dubbi e chiediamo al sig. Bardelli se Informazione significa fare servizi su argomenti che interessano la città con solo una delle parti in causa, mentre non si da spazio alla controparte. Questa non è Informazione, ma piuttosto Propaganda.
Si può e si deve parlare di tutto, ma occorre sempre ascoltare tutte le voci. Diversamente non si fa Informazione ma si reclamizza un prodotto.
Il sig. Bardelli può prestarsi a tutte le tristi operazioni di Curia e Quik Parking SPA, i tecnici possono falsare quanto vogliono la realtà, i burocrati della ConfCommercio possono applaudire quanto vogliono.
Ma se il nostro Comitato è riuscito a bloccare la nefasta opera del Parcheggio sotterraneo in San Bartolomeo è stato unicamente perché abbiamo saputo informare la cittadinanza pistoiese dei possibili gravi rischi idrogeologici, dei costi esosi e impossibili che verrebbero praticati in questo parcheggio, dell’aumento esponenziale del traffico nel quartiere di san Marco, del peggioramento delle condizioni di vita dei residenti il quartiere.
Se il sig. Bardelli e TVL vogliono essere una televisione d’Informazione, e non la “voce del padrone” dovrebbero effettuare una seconda puntata di remissione, invitando e facendo parlare gli oppositori al parcheggio sotterraneo in San Bartolomeo. Nel caso volessero procedere in questa direzione saremo ben lieti di presenziare alla trasmissione. Intanto siamo ad aspettare l’invito.

10 febbraio 2013                                  Comitato “NO PARCHEGGIO SOTTERRANEO”
                                                             San Bartolomeo – PISTOIA

domenica 10 febbraio 2013

da Il Tirreno


Pubblichiamo un articolo uscito su Il Tirreno martedì 5 febbraio


C’è fame di parcheggi ma molti sono vuoti

In piazza Oplà 261 posti-auto gratuiti, ma lo spazio è sottoutilizzato San Giorgio: tre piani quasi mai pieni. Lingottino bello e troppo caro

    di Francesco Albonetti
    PISTOIA. Mancano i parcheggi. È uno dei tormentoni degli ultimi anni a Pistoia, che torna periodicamente a riempire comunicati e interrogazioni, a ispirare proteste e intavolare dibattiti. Eppure, paradossalmente, ci sono anche parcheggi sottoutilizzati , per non dire quasi vuoti. Che a passarci accanto ogni giorno viene da chiedersi che cosa ci stanno a fare: colate di cemento senza scopo, per le quali magari sono stati spese decine di migliaia di euro. Denato pubblico, ma anche quando è privato cambia poco, perché significa comunque che il progetto ha avuto il pubblico benestare.
    Il caso più eclatante di sottoutilizzo è il parcheggio di piazza Oplà-stadio. I posti auto sono 261 ma nei due blocchi di parcheggio, salvo eventi particolari o nei migliori giorni di mercato, se va bene viene occupato per un terzo. Ci sarebbe anche quell’appendice oltre via Marini, comunemente chiamata parcheggio dei camper. Camper e roulotte a parte, spesso di carovane nomadi di passaggio, questo parcheggio è quasi sempre deserto e qualcuno suggerisce che viene utilizzato più che altro in ore serali dalle coppiette. Insomma, un parcheggio “da pomicio”. Eppure, il complesso del parcheggio di piazza Oplà è nato come uno degli scambatori più importanti: è gratuito, costa 50 centesimi solo il biglietto del bus: è servito da due linee: la M ogni 10 minuti e la 1, che attualmente passa ogni 30 minuti, ma che aumenterà di frequenza (transiterà ogni 15 o 10 minuti). È attivo inoltre un servizio di bike sharing gratuito per la durata di 3 ore. Eppure è sempre vuoto e viene da chiedersi: colpa dei pistoiesi pigri, che vogliono parcheggiare a dieci metri da uffici e negozi o c’è qualcosa che non funziona?
    Anche il parcheggio San Giorgio, a tre piani e dotato di 235 posti, non è sempre utilizzato a dovere, considerando che i vicini parcheggi Pertini e Pacinotti sono sempre pieni. Il prezzo è quello a tariffa marrona, come il Pertini e il Cavallotti: 2 euro tutto il giorno e 1 euro mezza giornata. Sul fronte privato, spiccano i prezzi del Lingottino, non proprio economici per i pendolari diretti alla vicina stazione: 2,20 euro la prima ora più 1,50 euro dalla seconda ora in poi. L’intera giornata costa 12,50 euro.

    05 febbraio 2013